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Tavolo da pranzo in legno di briccola e resina fatto a mano Giuda

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  • Codice: GIUDA
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Materiale legno e resina
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Tavolo da pranzo in legno di briccola e resina fatto a mano Giuda
Questo elegante tavolo da pranzo ha un top costituito due tavole di "Briccola" inglobate nella resina con fondo opaco. Prodotto esclusivamente a mano in Italia con legno di riciclo. Regalati il vero lusso del pregiato artigianato made in Italy.
Design, materiali pregiati ed esperienza artigiana si fondono nel tavolo Giuda, personalizzabile a seconda delle esigenze in termini di misure, basi, spessori e materiali. 
Per richiedere maggiori informazioni e progettare il tuo esclusivo tavolo personalizzato made in Italy scrivi a clienti@viadurini.it.

N.B. Trattandosi di articoli realilzzati con materiali di recupero e fatti interamente a mano, ogni prodotto è da considerarsi come pezzo unico, non riproducibile in serie. Pertanto potrebbero esserci differenze rispetto a quanto mostrato in foto.

La Briccola è il legno di rovere recuperato dai pali delle acque della Laguna di Venezia che vengono sostituiti ogni 30/40 anni e diversi fattori (sole, vento, acqua marina ecc.) iniseme a un mollusco chiamato Teredinae (che forma i caratteristici fori) danno caratteristiche uniche a questo tipo di legno.
Le briccole utilizzate per la realizzazione di questo articolo sono garantite per origine e autenticità. Sono infatti controllate e validate affinchè la loro lavorazione e trasformazione possa esaltare le proprietà uniche e inestimabili acquisite del legno negli anni.
Ad essere garantita non è solo la provenienza delle briccole utilizzate, ma anche tutto il percorso di trasformazione: da palo lagunare a materia prima pregiatissima, processo controllato in ogni fase.

Legno di Briccola Veneziana: 
La laguna veneziana è stata molto precocemente un importante incrocio di itinerari commerciali terresti, fluviali e marittimi, snodo delle comunicazioni e delle rotte tra Oriente e Nord Europa. Le briccole fin da allora furono utilizzate dai naviganti per orientarsi e per ottenere alcune informazioni di quel difficile tratto di mare, come la profondità del fondale e l’alternarsi delle maree. Tutt’ora questi pali lagunari sono essenziali per la regolamentazione della navigazione e fungono da vero e proprio sistema stradale, indicando percorsi e canali navigabili, oltre che essere utilizzati per l’ormeggio.

L’origine del nome “Briccole” è incerta, ma sembra che derivi da brezza (vento), ed è proprio il vento, insieme ai cicli primordiali di acqua e terra, a determinare il ruolo delle maree e il mescolarsi di acque dolci e salate e a rendere questo patrimonio unico al mondo.

Le briccole sono composte da due o più pali, prevalentemente di quercia europea, legati insieme e immersi nella laguna per parte della loro lunghezza, dove vi rimangono per anni, dopodiché devono essere sostituiti per evitare che spezzandosi, diventino un pericolo per il traffico navale.

Di questi pali, pur essendo numerati, non si conosce il numero esatto, si stima che possano essere una quantità compresa tra le 60.000 e le 90.000 unità. Certo è che sono uno degli elementi distintivi di Venezia, attraverso il quale non solo si consolida una oggettiva immagine geografica, ma anche un condiviso patrimonio di significati e rappresentazioni culturali.
Non è esagerato infatti dire che ogni briccola ha una voce autonoma, ogni briccola ha la sua storia da raccontare, di questo luogo che sembra non essere ancora stato manipolato dall’uomo, narrato da miti e leggende.
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